Allegri e la tecnica del pragmatismo

By
Updated: Aprile 20, 2017

Il cammino della Juve in champions prosegue nel nome di Max Allegri e del suo calcio “pragmatico”. La capacità di poter essere anche spettacolari non manca, come dimostrato all’andata contro il Barcellona, in una prima mezz’ora di football champagne. Eppure il calcio dei bianconeri si basa innanzitutto sul cinismo del tecnico toscano. Quando arrivò alla Juve, nell’estate del 2014, Allegri ricevette il compito dall’entourage bianconero di far compiere un salto di qualità alla squadra a livello europeo, per migliorare di fatto i risultati di Conte. Detto, fatto. Nel giro di di tre stagioni precise Allegri ha fatto della Juventus una strepitosa corazzata in Champions, la competizione più ambita per ogni grande club. E senza mai perdere di vista lo scudetto, il target “solito” della Juve, oramai a un passo per il sesto anno consecutivo. Una crescita, quella di Buffon e & co, avvenuta soprattutto a livello mentale. Se con Conte la squadra tendeva a sbranare gli avversari dai primi di Settembre in poi, senza un attimo di pausa, con Allegri ha imparato a divenire più saggia nel tempo, calcolando di partita in partita le energie da spendere, sacrificando talvolta le partenze di campionato al fine di trovarsi pronta nel momento decisivo. Diverse partite brutte da vedere, alcuni momenti imbarazzanti (come le sconfitte a Milano contro Inter e Milan e quelle di Genova e Firenze) , ma quando poi si è trattato di vincere le partite che contano la Juve è tornata ad essere se stessa, divenendo ancora una volta micidiale. Non esiste un’unica ricetta giusta ma la tattica varia a seconda dell’avversario. Così ieri sera, per larghi tratti della gara, ha difeso, elevando un muro a protezione di Buffon, mentre all’andata non ha esitato un solo istante quando si è trattato di offendere, punendo severamente la compagine di Luis Enrique con la doppietta di Dybala ed il gol di Chiellini. Ecco la Juve di Allegri, tosta, solida, compatta ma all’occorrenza anche spettacolare.

Salvatore Rizzo

lASCIA UN COMMENTO

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *