La storia di tutti i poster dei Mondiali

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Updated: Novembre 30, 2017

Da pochi giorni è stato presentato ufficialmente il poster del prossimo Mondiale di Russia 2018. Rituale storico, pari a quello del pallone, delle maglie e delle mascotte.

Il poster presentato per la rassegna iridata russa ritrae l’immagine di un portiere. La figura è quella di Lev Yashin, storico portiere dell’Unione Sovietica e unico Pallone d’oro.

Ma noi di Mondiali.it abbiamo voluto fare un salto nel passato per ricordare tutti i poster presentati i mesi prima del Campionato del Mondo.

URUGUAY 1930

Nel tuffo non potevamo non partire dal primo Mondiale disputato nel lontano 1930 in Uruguay dal 15 luglio al 15 agosto. Nel poster si sottolinea il fatto che fosse proprio la prima edizione. Disegno abbastanza stilizzato con grafica altrettanto stilizzata. Proprio come l’ultimo poster di Russia 2018, nel primo è raffigurato un portiere che compie una parata e un testo realizzato con un font personalizzato. In una battuta d’asta, è stata venduta alla somma di 20mila sterline.

ITALIA 1934

Poster a forte impronta nazionalista quello di Italia 1934 a forte propensione fascista. L’opera fu realizzata da Gino Boccasile a stretto contatto col dittatore Benito Mussolini.

FRANCIA 1938

Genere e stile molto simile a quello italiano. Creato dall’artista Henri Desmé con la tecnica dello stencil. Anche questo psoter è stato a forte impronta politica.

BRASILE 1950

Dopo la pausa per il secondo conflitto mondiale, la prima nazione ad ospitare un nuovo torneo tra nazionali  è stato nel 1950 in Brasile, la patria del calcio. Per la prima volta viene aggiunta una scritta legata al nome del nuovo torneo “Taça Jules Rimet”, Coppa Jules Rimet. Con il calzettone colorato da tutte le bandiere delle nazionali partecipanti ha rappresentato il nuovo capitolo della storia mondiale dopo i sanguinosi anni della guerra.

SVIZZERA 1954

Nel ’54 i mondiali tornarono su suolo europeo, ma questo poster non rappresenta per niente il famoso “design svizzero”. E decisamente molto artistico e presenta un’interessante ombreggiatura sul volto del portiere. Il torneo del ’54 viene ricordato per due motivi: fu il 50° anniversario della FIFA (che ha sede a Zurigo) e fu la prima Coppa del Mondo ad essere trasmessa in televisione.

SVEZIA 1958

Realizzato dal disegner Saul Bass. Per la prima volta l’Italia non è presente nel torneo ma anche nel poster. Nel poster del paese scandinavo, molto freddo si sa, è rappresentata una specie di sciarpa con tutte le bandiere delle nazionali partecipanti. La parola “calcio” viene raffigurata nelle tre lingue ufficiali della FIFA di quel tempo (inglese, spagnolo, tedesco).

CILE 1962

Ideato da Gabarino Ponce, il colore del poster va perfettamente con i colori della bandiera del Cile. Il pallone, accanto alla Terra, richiama la Luna. È stato il primo poster della Coppa del Mondo ad utilizzare lo spazio per illustrare l’internazionalismo del calcio.

INGHILTERRA 1966

Edizione gloriosa per il Paese inglese che ha sia ospitato che vinto quel torneo mondiale. Primo poster ad aver presente la mascotte ufficiale del Campionato del Mondo, “Willie il Leone”.

MESSICO 1970

Il doppio testo “lineare” usato in questo poster fu utilizzato forse in omaggio al manifesto delle Olimpiadi di Città del Messico del ‘68. Il manifesto è semplice e molto “grafico”, una scelta azzeccata che lo fece diventare molto popolare al tempo.

GERMANIA 1974

Lo stile di questo poster è prettamente impressionistico, L’artista Horst Schäfer ha voluto mettere in simbiosi il calcio e l’arte e alla bellezza.

ARGENTINA 1978

Poster bello e particolare utilizzato con la tecnica del puntinismo. Tuttavia, viene ancora oggi associato con la giunta militare argentina al potere in quegli anni creato dall’organismo “Mandatos Internacionales”, che al tempo creavano molto materiale di propaganda per la dittatura.

SPAGNA 1982

Grande artista, autore del poster per noi vincente Joan Mirò. Il pittore surrealista catalano ha colorato con i colori caldi della nazionale iberica.

MESSICO 1986

Un’artista donna, Annie Leibovitz, è l’autrice del manifesto messicano. Per il mondiale ‘86, raffigurava un’ombra umana un po’ strana su una muratura in pietra azteca, volendo focalizzare l’attenzione sulla grande patrimonio artistico e storico del Paese.

ITALIA 1990

L’italiano Alberto Burri realizzò  una pellicola allungata del Colosseo di Roma con l’aggiunta di un campo da calcio, a differenza di quella che era storicamente stata lo spazio dedicato ai gladiatori dell’antica Roma.

USA 1994

La carriera artistica dell’americano Peter Max ebbe una forte impennata nel momento in cui gli fu commissionata la creazione del poster per il mondiale del 1994. Come nel ’62, lo spazio era ancora il tema dominante del design, con il calciatore “fluttuante” che calciava la palla in orbita. L’intenzione dell’artista era quella di rappresentare il fascino universale dello sport.

FRANCIA 1998

Simile a quello di Italia ’90, fu Natalie Le Gall a vincere il contest per la realizzazione del poster. Grazie a colori vivaci, gli effetti ombra ed un’ottima texture, questo poster la lanciò prepotentemente nel gotha dell’illustrazione francese.

COREA DEL SUD – GIAPPONE 2002

Furono due le artiste Byun Choo Suk (Corea del Sud) e Hirano Sogen (Giappone) che trascorsero due giorni interi provando varie “pennellate” correlate al calcio. Le migliori furono scansionate e messe insieme per realizzare questa bella composizione.

GERMANIA 2006

 

Il cielo stellato come la notte di Berlino vincente per l’Italia del 2006. Il poster fu scelto fra altre 4 proposte mediante un sondaggio commissionato dalla federazione calcistica tedesca e fu progettato dalla agenzia grafica di Berlino, We Do Communication.

SUDAFRICA 2010

Il primo Mondiale in Africa. Questo poster fu realizzato da Paul Dale, dell’agenzia “Switch Design”. Il design non solo utilizza i colori della bandiera sudafricana, ma il volto umano è anche una raffigurazione creativa del continente africano. L’uomo guarda all’infinito, un nuovo inizio per il continente nero. La palla simboleggia la speranza e l’aspirazione.

BRASILE 2014

L’opera raffigura la bellezza e la diversità del Brasile attraverso un design colorato, emotivo e vivace. Il concept creativo alla base del manifesto è “Un intero paese al servizio del calcio – Brasile e il calcio: un’identità condivisa“. Il poster è stato progettato da Karen Haidinger.

Mondiali.it

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