Col suo triplo axel Mirai Nagasu a Pyeongchang entra nella storia delle Olimpiadi

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Updated: Febbraio 15, 2018

Per entrare nella storia delle Olimpiadi bisogna fare la differenza e questo lo sa bene Mirai Nagasu,che si è allenata duramente per stupire tutti a Pyeongchang. Oggi, oltre a festeggiare il bronzo olimpico, si può vantare di avere conquistato anche un altro grande primato.

È lei, infatti, la prima americana ad avere eseguito il triplo axel alle Olimpiadi invernali! A livello internazionale, invece, è la terza dopo le giapponesi Midori Ito e Mao Asada.

Ma cos’è il triplo axel e perché la sua esecuzione desta tanto scalpore? Proprio la protagonista dell’incredibile salto descrive la difficoltà di questa performance:

E’ un salto difficile perché devo portarmi in avanti e poi fare tre rotazioni e mezza. E poi sorridere e atterrare. Non è un salto che altri sono in grado di fare perciò sono molto orgogliosa di questo. Ho lavorato su questo salto molto

Il triplo axel deve il suo nome alla persona che per prima lo ha messo in pratica, Axel Paulsen, che nel 1982 ha ideato questo salto che consisteva in una rotazione e mezza. Da quella versione base ad oggi le difficoltà sono aumentate e per la pattinatrice originaria della California è stato necessario molto allenamento prima di riuscire ad eseguirlo perfettamente.

Era il suo obiettivo sin dalle Olimpiadi di Sochi 2014 dove ha sofferto moltissimo per la mancata convocazione:

Quattro anni fa, quando fui lasciata fuori dalla squadra, mi ero decisa a partecipare ad un’altra Olimpiade, ma per farlo sapevo che avrei dovuto fare qualcosa di speciale ed è per questo che ho deciso di diventare la prima americana a completare un triplo axel e ora nessuno potrà togliermi questo ricordo

Mirai Nagasu non solo ha centrato l’obiettivo ma è anche entrata nella storia eseguendo questa complicata figura di pattinaggio proprio a Pyeongchang, totalizzando un punteggio di 137.53. Per lei un meritato terzo posto ma soprattutto la soddisfazione più grande è stata la grande standing ovation che gli è stata riservata dopo l’esecuzione della sua prova.

 La delusione di Sochi 2014 ormai è solo un lontano ricordo e può festeggiare questo nuovo momento della sua carriera insieme all’amico e collega Adam Rippon, pattinatore che, come lei, era stato scartato a Sochi ma a Pyeongchang si è ampiamente riscattato, conquistando il bronzo nel Team Event. 

Ed ecco l’esibizione che le garantisce un posto all’interno della storia olimpica:

Mondiali.it

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