Le Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018, che stanno regalando grandi soddisfazioni al nostro paese (come l’oro di Arianna Fontana e Michela Moioli), ogni giorno stanno dando prova di un vero spettacolo di abilità e talenti nei diversi sport con atleti provenienti da tutto il mondo.
Ma oltre ad essere il palcoscenico ideale per esaltare gli sport invernali e una sana competizione, in questa edizione firmata 2018 stiamo assistendo anche ad altre manifestazioni che esulano dal contesto sportivo ma rappresentano dei momenti di grande spessore a livello umanitario.
Oggi a fare discutere, nel bene e nel male, è il bacio avvenuto poco prima della gare di slopestyle tra l’atleta Gus Kenworthy e il suo compagno nella vita Matthew Wilkas. Inaspettato e fuoriprogramma, è diventato il momento culminante della giornata e ha segnato una svolta importante nella storia dell’omosessualità.
Finora non era mai successo prima d’ora che un atleta in gara alle Olimpiadi fosse in grado di mostrare pubblicamente il suo amore verso un’altra persona dello stesso sesso. Così facendo, Gus Kenworthy è diventato l’idolo del movimento LGBT.
Non sapevo di essere ripreso, era una cosa che volevo fare dalle ultime Olimpiadi, ma di cui avevo avuto troppa paura: dare un bacio al mio ragazzo. Essere in grado di farlo, mostrare questo amore al mondo, è incredibile. L’unico modo per cambiare le percezioni, abbattere le barriere e l’omofobia è attraverso la rappresentazione, e questo non è sicuramente qualcosa che ho potuto vedere da bambino, non ho visto un atleta gay alle Olimpiadi baciare il suo fidanzato
Ecco come il freestyler giustifica al mondo il suo gesto. L’atleta, che ha fatto coming out nel 2015, si dice sollevato e orgoglioso di essere portavoce della lotta all’omofobia in un contesto così importante come quello delle Olimpiadi:
Ho fatto finalmente quello che a Sochi, dopo l’argento, avevo paura di condividere. Dal 2015, quando ho rivelato al mondo di essere gay, sono rinato. Penso che sia la cosa più importante al mondo, affinché tutti possano vivere la loro vita essendo se stessi ed essere autentici, onesti