La ripresa del campionato si avvicina
Archiviato il primo mondiale invernale con la grande vittoria dell’Argentina sulla Francia...
Prima del 1977 la Curva Sud racchiudeva una miriade di gruppi e gruppetti, tutti validi ma tutti divisi. Formati per lo più da gente di quartiere, ognuno lanciava i suoi cori senza un vero coordinamento.
Progenitori del movimento ultras in Curva Sud furono i GUERRIGLIERI DELLA SUD, i FEDAYN, i BOYS, la FOSSA DEI LUPI, le PANTERE, attivi fin dai primissimi anni ’70. Il 9 gennaio 1977 (Roma-Sampdoria 3-0), seguendo l’esempio dei primi gruppi ultras che in Italia già si davano da fare (tra i primi, gli Ultras Granata), tutti questi gruppi decisero di unirsi: nacque il COMMANDO ULTRA’ CURVA SUD.
Il Commando di allora (che in trasferta portava di solito lo striscione più piccolo ULTRA’ ROMA) era un gruppo ultras nel vero senso del termine: gli adesivi dicevano “Col cuore in sud, con le spranghe in nord“. Ed è meglio lasciar perdere le scritte che si leggevano sui muri di Roma.
La persona più rappresentativa era Geppo, che si schierava quando c’era da schierarsi. Dal 1977 al 1987 il C.U.C.S. ha fatto scuola in Italia e nel mondo: tifo continuo e compatto in casa e in trasferta, tutti schierati se c’erano problemi, nessun rapporto con la società A.S. Roma.
Era un altro calcio, è vero. Pruzzo correva sotto la Sud dopo i gol, è vero. Fino al 1985 la polizia non scortava i tifosi in trasferta è vero. Comunque la gente buona c’era e gli Ultras della Roma erano rispettati.
Nel 1971, sull’onda dell’entusiasmo per l’avvento della presidenza Anzalone e per il ritorno al timone di Helenio Herrera, la tifoseria organizzata ebbe un nuovo impulso, stavolta decisivo: ai pochi club esistenti, slegati ed indipendenti tra loro, come Casal Bertone, Primavalle “Giuliano Taccola“, Testaccio, Trionfale, Milano (nato nel 1969), si aggiunsero in breve tempo Viale Somalia, Monteverde, Montesacro, Pietralata, Ponte Mammolo, Esquilino.
Nacque così il Centro Coordinamento Roma Club, che in seguito divenne Associazione Italiana Roma Club e si sviluppò tanto da raggiungere nel giro di qualche anno, nonostante il periodo aureo della Lazio scudettata nel 1973/74, ben 130 club affiliati. L’anno successivo, nel 1972, nascono due dei più importanti gruppi ultrà della tifoseria romanista: i Fedayn e i Boys.
E quanno more er prete, sonàno le campane, piangono le puttane e i loro protettori; ma quando moro io non voglio gesù cristi ma solo gagliardetti dei Fedayn teppisti(Inno dei Fedayn)
I Fedayn nascono ufficialmente il 12 marzo 1972, durante la partita Roma-Varese, e raggruppano per la maggior parte tifosi del quartiere Quadraro di Roma. La Roma in quel periodo non affrontava uno dei suoi momenti migliori, e per questo i cittadini della capitale quando incontravano il gruppo dei tifosi giallorossi li paragonava a dei kamikaze, con frasi come «Siete peggio dei Fedayn».
Allora il gruppo di ultrà decise di fare proprio quel nome affibiatogli. Il gruppo, solito posizionarsi sul muretto 17 della vecchia Curva Sud, guidati da Roberto Rulli, furono inzialmente un gruppo di sinistra che nei propri volantini metteva in risalto le proprie idee politiche, mentre con il passare del tempo si professò sempre più come gruppo apolitico.
« Tra diffide e tra denunce mi domandano perché, me ne frego rispondendo che la Roma è tutto per me »(Inno dei Boys)
I Boys – Le furie giallorosse nascono nel 1972 per iniziativa di Antonio Bongi, con l’aiuto di Renato Faitella e Fausto Josa, dirigenti del Centro Coordinamento Roma Club; il nome è preso dai Boys S.A.N. Inter, gruppo di ultrà dell’Inter fondato nel 1969.
A differenza della maggior parte dei gruppi della tifoseria giallorossa, i Boys si recavano sistematicamente in Curva Nord; ciò che li distingue dagli altri gruppi è la provenienza sociale; infatti i membri dei Boys erano di estrazione borghese e socialmente benestanti.
Ciò, oltre a distinguerli dal resto della tifoseria romanista, gli permise di comprare un grande quantitativo di materiale da stadio, come tamburi o megafoni. Il gruppo, con idee politiche di destra, fu protagonista di uno dei primi scontri tra ultrà: nel 1973 a Torino gli ultras granata, politicamente schierati a sinistra, assalirono i tifosi giallorossi nella loro curva con caschi e bastoni.
Alcuni tifosi vennero malmenati e gli venne rubato lo striscione rappresentativo dei Boys.Fino al 1977, quindi, la tifoseria romanista era composta da Guerriglieri della Curva Sud, Fedayn e Boys, ed altri gruppi minori come Fossa dei Lupi, Pantere Giallorosse, Panthers, Brigate Giallorosse e Commandos Lupi.
« Ho visto gli incidenti in curva, gli scontri tra tifosi della Roma. Una cosa incredibile, non avrei mai immaginato che si sarebbe arrivati a tanto. » (Franco Tancredi sugli scontri del 2 settembre 1987)
I due gruppi che si crearono furono il Gruppo Anti-Manfredonia, abbreviato con G.A.M., che, come da nome, contestava il neo-acquisto della società, e il Vecchio CUCS, che sosteneva che Manfredonia non doveva essere fischiato dalla tifoseria romanista, perché oramai indossava la casacca giallorossa.
Le idee contrastanti dei due gruppi portarono ad una fase di tensione che sfociò in una rissa il 2 settembre 1987, durante la partita di Coppa Italia Roma-Genoa, allo Stadio Flaminio. Lionello Manfredonia in seguito fa le sue scuse per le affermazioni diffamatorie verso la Roma, e terminò la sua carriera da calciatore il 30 dicembre 1989 dopo aver accusato problemi cardiaci nella partita Bologna-Roma.
Ma ciò non bastò per riunire la tifoseria della Curva Sud. Alcuni elementi del G.A.M. si distaccarono formando l’Opposta Fazione. Nella stagione 1993-1994 venne riunificato il Commando Ultrà. Questo neo-CUCS però procede verso un lungo declino non riuscendo più a riscuotere il sostegno del CUCS storico.
”Eravamo i migliori, e non è certo la presunzione a farci parlare. I gruppi di tutta Italia ci invidiavano e ci imitavano, molti venivano a Roma per vedere da vicino cosa eravamo capaci di fare. Il tifo era una voce sola, l’unione era perfetta, i nostri tamburi rullavano come mai in passato”
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