HASSE JEPPSON

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Updated: Gennaio 22, 2013
Hassen Jeppson

UNO DEI PIU’ GRANDI CALCIATORI SVEDESI DI TUTTI I TEMPI

jeppsonInizia la sua carriera nel Kungsbacka IF, per poi passare all’Örgryte IS. Con il trasferimento al Djurgårdens IF, nel 1948, arriva la consacrazione: Jeppson vince la classifica cannonieri del massimo campionato svedese (1950-1951, 17 reti) e gli si aprono le porte della nazionale dove sostituisce Gunnar Nordahl, facendolo diventare noto con il soprannome Hasse Guldfot (Hasse piede d’oro). Charlton Le sue prestazioni ai Mondiali del 1950, dove ne era il capitano, attirano le attenzioni del Charlton Athletic: arrivato in Inghilterra solo per studiare per conto della ditta per cui lavorava e vedere le partite, il manager Jimmy Seed lo convince a legarsi alla squadra il 6 gennaio 1951, diventando il secondo calciatore svedese a giocare nel campionato inglese, dopo Dan Ekner al Portsmouth nel 1949-50. Qui giocò da dilettante per non perderne lo status come tennista (era campione nazionale studentesco) : con i suoi gol (secondo altre fonti 12 in 12 partite) contribuì a migliorare la posizione in classifica della squadra, dalla zona retrocessione ad una momentanea salvezza, riuscendo a segnare una tripletta all’Highbury contro l’Arsenal (la prima volta in circa vent’anni che la squadra subiva 5 gol in casa e la prima tripletta subita in assoluto in un derby di Londra) e gol contro il Liverpool ed il Chelsea. Nella primavera del 1951 torna brevemente al Djurgaardens.

Atalanta

Dopo la breve parentesi nel campionato inglese approda al calcio italiano con l’Atalanta nel 1951-1952; in crisi di risultati viene ingaggiato il 26 ottobre 1951 dopo che l’allenatore Ceresoli aveva richiesto rinforzi in attacco, ricevendo per quei tempi la notevole somma come premio d’ingaggio di 18.000 sterline. Debutta così il 28 ottobre 1951, in Atalanta-Como 1-0 (gara in cui realizza il suo primo gol in Italia), aiutando la squadra a lasciare la terzultima posizione in classifica: a fine stagione i bergamaschi arriveranno al dodicesimo posto in classifica e lui al quarto posto nella classifica dei cannonieri, segnando tra l’altro contro il Napoli il 27 gennaio 1952 in Atalanta-Napoli 2-4 e l’11 maggio 1952 in Milan-Atalanta 4-4.

Napoli

L’ottimo esordio (22 reti), seppur segnato da un’iniziale carenza di forma, scatena un’asta vinta dal Napoli (battendo l’Inter ed il Legnano) che, nel tentativo di allestire una squadra da scudetto – acquista anche Vitali e l’anno successivo Bugatti – e di cementare il consenso elettorale per Achille Lauro (proprietario della squadra ed all’epoca anche sindaco della città), lo ingaggia per l’allora stratosferica cifra di centocinque milioni di lire: a causa dell’ingente somma pagata dal Napoli nel 1952, i tifosi napoletani lo ribattezzarono ‘o Banco ‘e Napule (il Banco di Napoli), quasi a sottolineare che da solo valeva quanto l’intero capitale dell’importante istituto di credito cittadino. A Napoli, dove diventa subito uno degli idoli dei tifosi, Jeppson resta fino al 1956 realizzando 52 reti che lo piazzano al 2011 tra i migliori quindici cannonieri della squadra in Serie A e duettando con attaccanti del calibro di Amedeo Amadei e Luís Vinício; qui i tifosi napoletani ricordano le capacità di Jeppson nel siglare gol impossibili e, allo stesso tempo, fallire le occasioni più semplici davanti al portiere, caratteristica nota già all’epoca in cui giocava in Svezia, come ricordava il suo connazionale Skoglund ai giornalisti italiani definendolo fenomenale nel segnare come nello sbagliare gol. Questa sua alternanza di rendimento, accostata al suo valore in lire, portò alla creazione dell’esortazione tipicamente partenopea “Mannaggia Jeppson!” o anche “Uanema ‘e Jeppson!” (negli anni settanta i fans partenopei ritrovarono la stessa caratteristica in Giorgio Braglia); la squadra infatti, malgrado le premesse riuscì ad essere competitiva solo il primo anno, quando nella stagione 1952-1953 arrivò quarta mentre negli anni successivi la posizione in classifica peggiorò, quinta nel 1953-1954, sesta nel 1954-1955 e quattordicesima all’ultima stagione, quella del 1955-1956. A peggiorare la situazione contribuì un difficile rapporto con il presidente Lauro e la sua voglia di trasferirsi in squadre più titolate come Juventus ed Inter.

Torino

La carriera di Jeppson si conclude nel 1957 dopo un campionato con la maglia del Torino, nel quale conquista l’affetto dei tifosi granata con una doppietta nel Derby della Mole del17 marzo 1957 vinto 4-1. La maglia granata, con cui alla fine della stagione arrivò settimo in campionato, fu l’ultima della sua carriera, avendo già deciso da tempo di ritirarsi alla fine di quella stagione per non mostrare un decadimento della sua tenuta atletica; si tolse comunque la soddisfazione di segnare, il 19 maggio 1957, un gol al Milan che poche settimane dopo, a termine campionato, avrebbe vinto lo scudetto.

Nazionale

Debutta nel giugno del 1949, realizzando uno dei tre gol nella prima vittoria svedese contro l’Inghilterra; l’anno successivo fa parte della squadra che gareggia nel Campionato del Mondo in Brasile, in cui le sue uniche reti sone le due gol contro l’Italia nella gara d’esordio: alla fine del torneo la nazionale scandinava sarà terza, risultato che sarà migliorato solo 8 anni dopo nel mondiale organizzato in casa.

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