Coppi o Bartali?

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Updated: Luglio 12, 2014
coppi o bartali

Iniziamo questo confronto premettendo che la rivalità Coppi Bartali va inquadrata nel periodo post-bellico, solo così si può dare conto di quella che è stata la più importante rivalità della storia dello sport italiano, rivalità sportiva   che venne caricata (anche in maniera un po’ forzata) della profonda divisione sociale del paese tra partiti di ispirazione cattolica e partiti dell’area laica.

Coppi venne addirittura indicato come comunista, una evidente forzatura,   i due ciclisti andarono insieme in udienza dal Papa, certamente però Bartali era negli atteggiamenti più devoto e tradizionalista di Coppi,  probabilmente influì in questa attribuzione di ruoli un po’ stereotipata la famosa vicenda della Dama Bianca, oggi può far sorridere (o arrabbiare a seconda dei casi) ma nell’Italia degli anni ’50 non solo non c’era il divorzio ma l’adulterio era un reato penale!

Fausto CoppiFatta la doverosa premessa sugli aspetti extra sportivi basta confrontare i rispettivi palmares per dire che ci si trova di fronte a due campioni di livello assoluto, probabilmente c’è una maggioranza sia tra i tifosi che tra gli addetti ai lavori che considera Coppi più grande, i risultati sembrano dar loro ragione due Tour de France per ciascuno ma cinque Giri d’Italia (record) per Coppi e “solo” tre per Bartali, ma soprattutto Coppi è stato anche Campione del mondo su strada e a inseguimento su pista.D’altro canto è giusto ricordare come Gino Bartali se si guarda al numero totale delle vittorie sopravanza Coppi anche se di poco e il fatto che fosse più vecchio di Coppi di cinque anni e stesse vivendo gli anni migliori della sua carriera già allo scoccare della Seconda Guerra Mondiale, non si può sottostimare questo dato di fatto.

Altro tassello importante della rivalità è che il giovane Coppi abbia iniziato come gregario nella stessa squadra del già affermato Bartali. Il Giro d’Italia del 1940, disertato dagli stranieri  e finito alla viglia dell’entrata in guerra dell’Italia, vide vincere il gregario Coppi, che era stato voluto dallo stesso Bartali, dopo che il campione era incorso in una caduta e vistosi fuorigioco per la vittoria finale si era messo in seguito a disposizione, come tutto il resto della squadra che puntò sul giovane astro nascente che in effetti vinse il Giro. 

Gino BartaliAldilà delle differenze di carattere, del sano antagonismo sportivo e dei significati extra-sportivi di cui fu caricata la rivalità Coppi-Bartali è sempre stata presentata come un esempio di rivalità cavalleresca, il famoso episodio del passaggio della borraccia al Tour de  France del 1952 viene considerato l’emblema di questo spirito. Durante una salita durissima sul passo del Galibier tra Losanna e l’Alpe d’Huez i fotografi immortalano il passaggio di una bottiglia,  in realtà non è chiaro se fosse Bartali  a rifornire Coppi  o viceversa, i due ci hanno scherzato su , inoltre sembra che fu una scena accaduta in maniera “naturale” nella tappa precedente che fu ripetuta ad uso dei fotografi su richiesta il giorno seguente, a quei tempi non c’erano le onnipresenti telecamere che non perdono un fotogramma della corsa, ma tutto questo ha davvero importanza? Secondo noi no.

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