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Bisogna volare basso. Con i sogni e con i paragoni pressanti. Ma...
Sanremo – Michael Kwiatowsky si aggiudica la 106a edizione della classicissima italiana, la prima della lunga stagione del ciclismo internazionale.
Tutto si è risolto negli ultimi 200 metri dei 291Km totali che separano Milano dalla ridente località marina del savonese; Sagan che si porta avanti per impostare la volata finale e alle sue spalle,a ruota Kwiatowsky e William Alaphiips. Sembrava scontata una vittoria dello strafavorito slovacco ma il nemico era ben appostato e, come spesso accade, viene da dietro. Negli ultimi venti metri il polacco prima affianca a Sagan poi imprime sui pedali l’ultimo sforzo e lo infila soffiandogli una vittoria che si sarebbe meritata.
E’già perché Peter era stato autore di una straordinaria azione al colle Poggio, approfittando dell’indecisione del bresciano Colebrelli (di si è molto rammaricato dopo la gara) che ha tentennato troppo invece di fiondarsi. Sagan non si è fatto pregare invece a saettare davanti a tutti.
Dopo un inizio molto tranquillo in cui il gruppo neutralizza le azioni dei singoli, le prime scaramucce iniziano quando un plotoncino di una decina di corridori tenta la fuga riuscendo a distanziare il gruppo di ben 1’32”. Al Cervo i fuggiaschi mantengono ancora questo distacco ma l’avvicinarsi della fatidica Cipressa cambia tutto. Il gruppo, progressivamente, si rimangia tutto lo svantaggio e assorbe i fuggiachi.
Alla fine, il fotofinish conferma la vittoria di Kwiatowsky che conferma il successo ottenuto nel 2016.
Giovanni Monaco