Hyeon Chung, il ragazzotto coreano che ha demolito Djokovic e che ringrazia l’oculista
Bisogna volare basso. Con i sogni e con i paragoni pressanti. Ma...
Numeri degni di una competizione internazionale come legittimamente la mezza maratona di Agropoli aspira.
1800 ai nastri di partenza su idea del campione indimenticato Pietro Mennea che suggerì agli organizzatori di sfruttare il percorso naturale che potesse coprire il tratto Agropoli Paestum e ritorno via lungomare.
Cosi da 17 anni nata prima come gara sui dieci chilometri, negli anni successivi sfruttando l’ intuizione della Freccia del Sud di allungare la distanza la manifestazioni ha gradualmente assunto l’ etichetta di internazionalità e lo dimostrano i numeri crescenti degli ultimi anni. Podio marocchino nelle prima posizione sia in campo maschile che in quello femminile con il riconfermato Lhoussaine Oukhrid già salito sul podio lo scorso anno il forte atleta magrebino tesserato con la Caivano Runners ha chiuso la gara con il tempo di 1 ora 04′ e 38″ secondi, precedendo di dieci secondo dopo un testa a testa avvincente il keniota Daniel Kipirui Ngeno (Atletica Libertas Orvieto), al terzo posto un altro keniota Andrew Kwemoi Mang’ata (International Security Service) 1 ora 07′ e 3″.
In campo femminile si impone la marocchina sempre della Caivano Runners Myriam Lamachi con un ora 14 minuti e 59 secondi, seconda la keniana Ruth Chelangat Wakabu (Atletica Futura) un ora 16 e54 ,terza l’Italiana (Atletica Marano)Marina Lombardi un ora 25 e 17 secondi.
La località cilentana è stata scelta grazie all’organizzazione di Roberto Funiciello coadiuvato da uno staff di elevata qualità come sede il 15 ottobre di quest’ anno come sede di un altra mezza maratona questa volta valevole come titolo tricolore sulla distanza,; dunque una kermesse che vedrà di nuovo alla ribalta a comunità agropolese.
Stefano Marino