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Si sono appena concluse le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, ma si pensa ancora alle squadre che rimarranno a casa, deluse e amareggiate per non essere riuscite a passare il turno.
E se non fosse proprio finita? L’idea arriva direttamente dagli Usa che propone un torneo alternativo ma complementare che comprende proprio le grandi escluse dai mondiali. Forse non avrebbe la stessa valenza di una competizione mondiale, ma avrebbe comunque il suo prestigio e la sua importanza anche a livello economico.
L’Usa rientra proprio tra le nazionali che non sono riuscite a guadagnarsi un pass per la Russia e uno dei suoi concittadini, il giornalista statunitense Andrew Joseph, ha lanciato questa iniziativa per “consolare” le nazioni tagliate fuori come la sua. La sua idea non è nuova nel mondo dello sport, ma viene ripresa dal basket universitario statunitense, dove esiste già un torneo organizzato con queste modalità.
Usa, insieme a Italia, Olanda, Ghana, Cile e altri paesi non ammessi ai mondiali potrebbero quindi tornare a giocare nel 2018, dopo le recentissime delusioni subite.
Ma alla base di questa proposta non c’è solo la voglia di riscattarsi dalla mancata qualificazione, ma subentrano anche interessi di tipo economico. Attorno ai mondiali, com’è noto, ruotano moltissimi soldi e le nazioni non ammesse hanno subito delle grosse perdite. Prima fra tutte l’Usa che aveva investito nelle televisioni oltre 200 milioni di dollari!
Adesso cerca di colmare le perdite proponendo questo torneo delle grandi deluse, in modo da compensare il budget impiegato. L’idea sarebbe quella di trasmettere su Fox (la televisione con i diritti sui mondiali) le partite di Russia 2018 per tutta la giornata e in serata lasciare spazio alle nazionali partecipanti al nuovo torneo.
Come giustifica il giornalista questa sua iniziativa? Ecco le sue parole:
Sarebbe un’opportunità per promuovere una nuova era calcistica negli Stati Uniti e permettere agli investitori di non perdere soldi; in fondo, queste nazionali sono tutte sulla stessa barca: sono deluse e hanno l’estate libera
Cosa ne pensano gli azzurri e gli altri paesi chiamati in causa ancora non lo sappiamo, ma seppure una magrissima consolazione, potrebbe essere un buon modo per mantenersi in allenamento e dimostrare che l’Italia sta reagendo direttamente in campo a questo periodo nero che sta attraversando.