“Tutto è possibile” – lo dimostra Mark McNorris, vincitore del bronzo a Pyeongchang

By
Updated: Febbraio 13, 2018

Le Olimpiadi Invernali di Pyeongchang, cominciate da qualche giorno, oltre a regalare delle grandi performances sono anche teatro di storie commoventi e piene di significato, dove la vittoria non è data solo dalla medaglia ma anche dalla grinta e dalla forza di volontà con cui si centra un obiettivo.

Tutto è possibile!

Così su Twitter viene raccontata l’incredibile storia di Mark McNorris, atleta di snowboard che a Pyeongchang ha appena vinto la medaglia di bronzo nello slopestyle.

Ma cosa rende la sua presenza sul podio così diversa dalle altre? La cosa sorprendente è che appena un anno fa il giovanissimo campione olimpico era su un letto di ospedale a combattere per la vita dopo un gravissimo incidente.

Durante un allenamento a Whistler, nel marzo del 2017, una fitta nebbia fece perdere il controllo a McNorris che si schiantò rovinosamente contro un albero. Le sue condizioni apparvero subito gravi: frattura della mascella, la rottura del braccio sinistro, della milza, varie fratture al costato, il collassamento del polmone sinistro e la frattura del bacino.

Ma non fu la fine della sua carriera: Mark McNorris è riuscito a rialzarsi e dare un nuovo inizio a quello che non è per lui solo uno sport ma una grande passione.

Il mio primo pensiero è stato che non avrei mai più potuto usare lo snowboard. Adoro questo sport più di ogni altra cosa

Una riabilitazione incredibile e un duro allenamento lo hanno rimesso in piedi contro ogni aspettativa e gli hanno permesso di essere oggi a Pyeongchang a festeggiare il suo bronzo olimpico.

Ma lo snowboarder canadese non è solito arrendersi, lo aveva già dimostrato in più di un’occasione. Prima della sua partecipazione a Sochi 2014 ha dovuto fare i conti con la rottura di una costola. Mancavano appena dieci giorni all’inizio dell’evento ma McNorris, nonostante il dolore e le evidenti difficoltà, ancora una volta ha dimostrato che tutto è possibile. Non solo è salito sullo snowboard ma ha anche vinto la medaglia di bronzo.

Due anni dopo fu la volta del femore e, anche se in quel caso la riabilitazione fu più lunga, niente gli impedì di tornare in pista la stagione successiva per dimostrare di essere il campione di sempre.

Che dire? Risorgere dalla ceneri è davvero il suo forte e per il suo paese e anche per tutti gli altri è una sorta di modello da seguire per non mollare mai. Possiamo chiamarlo Unbroken o supereroe, ma in fin dei conti è un uomo anche lui che, nonostante le difficoltà, non si piega agli eventi ma li combatte per inseguire un obiettivo.

lASCIA UN COMMENTO

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *