Perché il pattinaggio a rotelle piace?

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Updated: Settembre 7, 2021

Nel nostro Mondo, tutto ciò che si muove deve confrontarsi con un fenomeno inevitabile: l’attrito. L’uomo, da tempi immemorabili, ha ingaggiato una sfida contro le forze che si oppongono al movimento, inizialmente per soddisfare i propri bisogni primari e, successivamente, per realizzare il proprio desiderio di divertirsi e competere.

Per nostra fortuna, la natura ci ha dotati di un ottimo sistema, semplice e compatto, che ci consente di spostarci con ottima efficienza: le gambe. Quando camminiamo, il movimento viene generato in assenza di contatti striscianti (almeno in prima approssimazione). E qua sta il segreto: trasformare il cosiddetto attrito radente, principale causa della bassa efficienza di un sistema in movimento, in attrito volvente. Successivamente, l’uomo -nella propria incessante ricerca di migliorare le proprie condizioni di vita- ci mise anche del suo, inventando qualcosa che ha rivoluzionò il nostro modo di vivere: la ruota. Il principio di base è lo stesso: rotolare anziché strisciare. Ad un certo punto, ci si rese conto che l’uso della ruota avrebbe potuto costituire un’alternativa migliore rispetto alle nostre gambe -ed anche ad altre soluzioni che nel frattempo erano state escogitate- per spostarsi, garantendo una maggiore efficienza, una maggiore velocità e una più elevata autonomia. Dai mezzi di trasporto dotati di ruote, motorizzati e no, all’applicazione sportiva e ludica della ruota, il passo fu (relativamente) breve. Per vedere comparire i primi pattini, bisogna aspettare il 1743: da allora l’evoluzione è stata rapida.

Una prima risposta alla nostra domanda potrebbe dunque essere questa: il pattinaggio piace perché va incontro alle esigenze di mobilità che noi tutti abbiamo.

Direi che è una risposta insoddisfacente: tralasciando i veicoli motorizzati, ci sono sistemi molto più efficienti ed agevoli per spostarsi, come ad esempio la bicicletta.

Cos’è, quindi, che spinge irresistibilmente le persone ad indossare dei pattini, considerando anche che l’apprendimento della tecnica è, almeno nelle fasi iniziali, piuttosto ostico? Ci sono diversi altri aspetti che vanno tenuti in considerazione: vediamoli.

1. Lato artistico

Molti principianti sono affascinati dal lato artistico del pattinaggio, prima ancora che da quello agonistico. Sui pattini si può ballare, si può danzare, si possono eseguire coreografie. E si può fare tutto questo a diversi livelli: dai movimenti più semplici eseguiti da un neofita si può arrivare alle complesse figure eseguite dai professionisti del pattinaggio artistico. In sostanza, il pattinaggio a rotelle è uno sport che consente, a chi lo desidera, di esprimersi in piena libertà. Quando si chiede ad un giovane atleta quali sono gli aspetti del pattinaggio che lo affascinano maggiormente, risposte del tipo “perché mi dà un senso di libertà”, oppure “perché mi sembra di volare”, sono molto comuni. Come è noto, diverse specialità del pattinaggio si svolgono col supporto della musica, il che contribuisce a rafforzare il legame tra pattinaggio ed arte.

2. Agonismo

Per chi ama l’agonismo, il pattinaggio a rotelle è uno sport ricco di opportunità. Il pattinaggio artistico offre, ad esempio, diverse possibilità, per chi desiderasse coniugare questo aspetto con quello artistico: la specialità libero, per gli amanti dei salti e delle trottole, la specialità danza, per chi predilige gli aspetti coreografici, la precisione e la grazia dei movimenti, ed infine la specialità obbligatori, per gli atleti più orientati al controllo del proprio corpo ed alla precisione. Ci sono poi tutte le specialità del pattinaggio

corsa, dell’hockey pista ed inline, il freestyle e -per gli amanti degli sport estremi-, il downhill ed il roller derby. Per chi fosse interessato ad una panoramica completa, il sito della Federazione Italiana Sport Rotellistici (FISR) ha una sezione dedicata a ciascuna specialità.

3. Aspetti pratici

Non va dimenticato un aspetto che spesso è predominante: la praticità. Tutto quello che abbiamo detto sinora potrebbe essere ripetuto per un’altra disciplina: il pattinaggio su ghiaccio. Anzi, il pattinaggio su ghiaccio è l’esaltazione di tutti gli aspetti artistici ed agonistici visti sinora: l’attrezzatura più leggera e performante, le velocità più elevate che si possono raggiungere, la manutenzione più semplice, rendono questa disciplina veramente esaltante, come può confermare chiunque la pratichi. Il problema principale, in molti paesi -compreso il nostro- riguarda la disponibilità degli impianti. Le piste per pattinaggio su ghiaccio sono molto costose, da realizzare e da gestire, soprattutto in aree geografiche caratterizzate da climi caldi per buona parte dell’anno. Pertanto, la loro disponibilità è scarsa: spesso bisogna accollarsi lunghi spostamenti per poterne usufruire. Il pattinaggio a rotelle non ha questo problema: qualunque superficie sufficientemente liscia e pulita può essere utilizzata per divertirsi o allenarsi. Le piste dedicate a chi ha ambizioni in ambito agonistico, sono molto più semplici ed economiche da realizzare, e quindi più diffuse. Non va dimenticato, inoltre, il fatto che (leggi e regolamenti permettendo), in linea di principio, qualsiasi tracciato asfaltato potrebbe essere utilizzato per spostarsi coi pattini. Tutto ciò, dal punto di vista operativo, implica una maggiore praticità e libertà d’azione, sia per chi ama le attività ricreative e sportive sui pattini, che per gli agonisti.

4. Salute

Il pattinaggio è uno sport che consente di sviluppare l’equilibrio, la coordinazione, l’elasticità muscolare di tutte le articolazioni del corpo: arti inferiori, colonna vertebrale, arti superiori. E questo, anche se a diversi livelli di intensità, qualunque sia la specialità considerata. È anche uno sport in grado di coinvolgere, se correttamente insegnato ed appreso, diversi distretti muscolari importanti: principalmente gambe, glutei ed addome, con i conseguenti benefici in termini di tonificazione ed ossigenazione dei tessuti. In alcune discipline, come ad esempio l’hockey pista ed il roller derby, sono coinvolti intensamente anche i distretti muscolari della parte superiore del tronco e delle braccia. Il consumo di calorie in termini di grassi e zuccheri è rilevante e, naturalmente, proporzionato all’attività svolta, che può essere modulata facilmente secondo necessità. Fatte salve le discipline “estreme”, i movimenti compiuti da un pattinatore sono armoniosi, potenti e gradevoli: il pattino -l’attrezzo più piccolo disponibile che consente di scivolare- è il vero protagonista di questo mix ideale. Infine, da non trascurare il fatto che il pattinaggio può essere praticato sin dalla più tenera età, in genere a partire dai 3-4 anni.

5. Minimalismo

C’è chi desidera muoversi velocemente, all’aria aperta, utilizzando un’attrezzatura di supporto ridotta al minimo: il pattinaggio può essere la scelta giusta. Basta un paio di pattini e le protezioni adatte al proprio livello di preparazione (il caso è consigliato a tutti), per divertirsi. Per trasportare il tutto, basta un piccolo zaino e la manutenzione richiesta è molto ridotta. Che distanze possono essere percorse con un’attrezzatura così semplice? Per esperienza personale, con un minimo di allenamento, 40 km in una singola sessione non sono un grande problema: l’equivalente di una maratona, che richiede però anni di allenamento per essere affrontata.

6. Costo

Dipende molto dalla specialità e dal livello, ma in genere -per iniziare- è abbastanza contenuto. Un buon paio di pattini quad (quelli tradizionali, con due ruote davanti e due dietro) completo, ad esempio, può avere un costo che va dai 250 ai 300 €, con durata -ruote e freni a parte- praticamente illimitata ed un vasto mercato dell’usato disponibile. Ci sono poi i pattini per uso ricreativo, più economici, adatti per i neofiti, per apprendere le basi dell’equilibrio e della coordinazione: con 150 € si può acquistare un prodotto con buone caratteristiche. Scendere sotto a questa cifra non è consigliabile, perché i prodotti della fascia di prezzo più bassa non hanno le caratteristiche adatte per apprezzare pienamente questo sport. Ad esempio, gli sterzi potrebbero essere quasi del tutto bloccati, togliendo la possibilità di imparare ad utilizzarli. All’altro estremo, i pattini quad professionali completi possono avere un costo notevolmente più elevato, anche intorno ai 1.000-1.200 € per i modelli di punta. Tuttavia, questa fascia di prodotti è, in genere, riservata alle esigenze degli agonisti di fascia top.

Ci sono poi i pattini in linea, che hanno costi variabili tra poche decine a diverse centinaia di Euro, in funzione dei materiali utilizzati, della qualità del prodotto e degli accessori impiegati, quali ruote e cuscinetti. Il consiglio di una persona esperta, in questo caso, è sempre la soluzione migliore per acquistare il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

A tutto questo, va aggiunto il costo degli accessori: alcuni -ad esempio le protezioni- sono irrinunciabili. Ma, in genere, si tratta di prodotti con prezzi abbordabili, che incidono sul budget totale per una cifra attorno ai 50 €.

Infine, in funzione della specialità considerata, ci sono i costi legati all’eventuale uso delle piste, il costo degli allenatori, di eventuali attrezzature da gara, ecc., che vanno valutati caso per caso.

Conclusioni

Perché il pattinaggio piace? Perché è uno sport poliedrico, dinamico, coinvolgente, sano, pratico e, tutto sommato, relativamente economico. I pattini consentono di muoversi offrendo una sensazione indescrivibile di libertà e di dominio sul proprio corpo, offrendo la possibilità di vincere l’attrito e di percorrere lunghe distanze all’aria aperta, oppure di impegnare sé stessi nell’apprendimento di figure acrobatiche via via più complesse. Inoltre, essi rendono possibile esprimere il proprio lato artistico in una nuova declinazione del movimento o ingaggiare epiche battaglie, dove il corpo a corpo con gli avversari diviene il protagonista assoluto. L’inizio sarà certamente duro, in qualche caso qualche piccola ammaccatura è possibile (anzi, probabile). Ma, in breve tempo, queste piccole difficoltà verranno dimenticate, e pattinare diventerà un’azione naturale, come lo è camminare.

E potrai dire di saperlo fare!

Nicola Scuor – RooL ART

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