Hyeon Chung, il ragazzotto coreano che ha demolito Djokovic e che ringrazia l’oculista
Bisogna volare basso. Con i sogni e con i paragoni pressanti. Ma...
Hong kong – Rachele Barbiere prende la medaglia più prestigiosa e diventa Campionessa Mondiale sulla veloce pista cinese. Ha solo vent’anni e una carriera vincente alle spalle, se si pensa che ha iniziato a inforcare la bici solo sette anni fa. Ha studiato e messo in pratica una tattica degna di un professionista che le ha permesso di lasciarsi alle spalle le favorite nella specialità dello scratch.
Da ragazzina si appassiona al ciclocross e ottiene subito risultati degni di notai che culminano nella conquista del Campionato Italiano Esordienti 2003. In seguita ritorna alla strada della pianura modenese e s’appunta l’argento sulla maglia agli Europei del 2015. Insomma una predestinata, versatile ed eclettica che ottiene trofei su ogni superficie, dai fossati del ciclocross, all’asfalto e successivamente alla pista. Fu un innamoramento fulmineo per le corse nei velodromi e per la specialità dello scratch che si traduce in titolo europeo. Quello che tocca Rachele diventa oro.
Al mondiale 2017 si presenta come out-sider e decide di controllare subito l’olandese D’Hoone e l’americana Wild fino a quanto, a pochi giri dal traguardo finale si mette a ruota della prima e, sfruttando la scia, si lancia in volata passando anche l’inglese Baker, e vola verso la vittoria lasciando alla D’Hoone l’argento mentre la Baker si deve accontentare di salire sul gradino più basso del podio.
Giovanni Monaco