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Bisogna volare basso. Con i sogni e con i paragoni pressanti. Ma...
Bogotà – Altra prodezza della tennista milanese che a giugno compirà trentasette anni e che conferma l’intenzione già espressa di ritirarsi a fine stagione. Dopo aver stroncato la svedese Larsson in semifinale con un secco 7-5 6-4 completa l’opera sconfiggendo la spagnola basca 6-4 7-5.
Entrata nel torneo come wild card ha superato tutti i turni fino alla fino alla finale senza nemmeno lasciare alle avversarie affrontate nemmeno un set, alternando dritti e rovesci potenti con cui si apriva il campo conquistando il punto a rete, a verri colpi di classe pura facendo suoi i 250.000 dollari del montepremi.
Nel primo set la numero 104 del mondo si porta subito sul 3-0, subisce la rimonta della basca, testa di serie n°4, e sul 5-4 realizza un altro break decisivo. Il secondo set è da epica tennistica: la Arruabarrena, alzando ritmo e potenza dei suoi colpi si porta agevolmente sul 5-3; da lì inizia la fantastica rimonta e vince tre game consecutivi, portandosi sul 6-5. L’ultimo, bellissimo e decisivo game vede la spagnola portarsi sul 15-0 con un servizio potente e angolato; da qui inizia la rimonta stupefacente della Schiavone che con con dritti e rovesci profondi manda in crisi l’avversaria, Sul 15-40, sulla debole seconda palla di servizio dell’Arruabarrena, la milanese non ha problemi a chiudere set e macth a suo favore.
E con il successo in terra colombiana, la lonessa raggiunge l’ottavo torneo Wta, dopo Bad Gastein, Mosca, Barcellona, Strasburgo, Marrakesh e Rio de Janeiro l’anno scorso. Indimenticabile la vittoria al Roland Garros nel 2010.
Giovanni Monaco