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Bisogna volare basso. Con i sogni e con i paragoni pressanti. Ma...
Alghero – La corsa ciclistica più amata dagli italiani e attesissima da milioni di appassionati che ne seguiranno le vicende tappa dopo tappa sia sulle strade che in televisione, compie cento anni. E questo ci fa riandare alla prima volta del 1909, in cui il giro si svolgeva soprattutto su sterrati e aveva come protagonisti corridori che sono rimasti nella storia e nella leggenda dello sport.
L’edizione del 2017 sarà soprattutto quella di di Michele Scarponi. Il corridore marchigiano, deceduto il 12 aprile, ci mancherà sulle frazioni montane. In suo onore e nel suo ricordo vivo, la Astana, sua scuderia d’appartenenza, ha deciso di correre senza capitano.
Il Giro 2017 si articola in ventuno tappe e la partenza sarà in Sardegna per la terza volta, dopo il 1997 e il 2003. Oggi tocca all’Allghero-Olbia, 206 chilometri di pianura, con solo il colle San Pantaleo (215 metri slm) a rompere la monotonia. Al via 197 corridori in rappresentanza di 22 team che si sfideranno nelle altre due tappe sarde che uniscono Olbia a Tortolì e da questa a Cagliari. Sono tre corse per velocisti e non si può escludere che il gruppo arrivi compatto in volata, come che stacchi un manipolo di corridori e si decida tutto allo sprint.
Gli scalatori non devono attendere molto: nella quarta frazione siciliana, la salita dell’Etna potrà già dare qualche indicazione. I favoriti? Molti, noi ne indichiamo due: Nibali e Quintana, con Vincenzo a caccia del secondo trionfo consecutivo.
Giovanni Monaco